LE CONTROSANZIONI APPLICATE DALLA FEDERAZIONE RUSSA
– Il 25 aprile 2023 il Presidente della Federazione Russa ha emanato il DECRETO N. 302 “SULL’AMMINISTRAZIONE TEMPORANEA DI ALCUNI BENI”. Il documento stabilisce che, in caso di espropriazione (o minacciata espropriazione) di beni di titolarità della Federazione Russa o di persone fisiche o giuridiche russe situati in Paesi non Amichevoli, o di diritti patrimoniali di titolarità dei medesimi, o in caso di limitazioni a tali diritti o di minacce alla sicurezza nazionale, economica o energetica della FR, potranno essere soggetti ad amministrazione temporanea: i beni mobili e immobili appartenenti a Soggetti Associati ai Paesi non Amichevoli (ivi incluse le loro controllate russe), i titoli, le azioni e le quote di partecipazione in persone giuridiche russe appartenenti a Soggetti Associati ai Paesi non Amichevoli (ivi incluse le loro controllate russe) e i diritti patrimoniali appartenenti ai Soggetti Associati ai Paesi non Amichevoli (ivi incluse le loro controllate russe). Per la nota si ringrazia lo Studio Legale Pavia & Ansaldo.
– Il 24 luglio 2022 la Russia ha ampliato l’elenco dei paesi e territori ostili. La lista aggiornata ora comprende le Bahamas, Guernsey e l’isola di Man. Il precedente aggiornamento risale al 22 giugno, in quell’occasione vennero aggiunti cinque Paesi: Grecia, Danimarca, Slovenia, Croazia e Slovacchia. Il Governo della Federazione Russa ha limitato la possibilità di assumere cittadini russi per lavorare nelle missioni diplomatiche di questi paesi. Ad oggi, l’elenco degli stati ostili comprende più di 40 paesi. Maggiori informazioni a questo link.
Sono stati adottati alcuni provvedimenti di legge in materia di contro-sanzioni. Nello specifico, il Presidente della Federazione Russa ha ratificato un pacchetto di provvedimenti di legge che prevedono alcune novità in materia di corporate governance (Legge Federale del 14 luglio 2022 No. 292-FZ), rapporti giuridici inerenti la locazione immobiliare con locatari controllati da soggetti esteri appartenenti ai paesi ostili (Legge Federale del 14 luglio 2022 No. 332-FZ) mentre con la Legge Federale del 13 luglio 2022 No. 235-FZ è stata introdotta una riduzione delle ammende per operazioni valutarie illecite e abolizione della responsabilità per le violazioni commesse a causa delle sanzioni a carico della Federazione Russa. Per maggiori informazioni invitiamo a leggere una nota pubblicata dallo Studio Legale Carnelutti Russia.
– DECRETO N. 303 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA DEL 23 MAGGIO 2022 che introduce modifiche al DECRETO n. 79, riducendo la percentuale degli introiti in valuta estera derivanti da contratti di commercio estero e soggetti alla vendita obbligatoria dall’80% al 50%.
Come si legge in una nota dello Studio Legale Pavia & Ansaldo, “ai sensi delle Note informative del 19 e 21 aprile 2022, la Banca di Russia ha esteso il termine concesso alle aziende esportatrici per effettuare la vendita obbligatoria della valuta estera accreditata dal 19 aprile 2022 in poi sui conti dalle medesime detenute presso banche autorizzate, innalzandolo da 3 a 60 giorni lavorativi dalla data di accredito dei fondi sui conti di transito in valuta estera presso le banche autorizzate. L’autorizzazione della Banca è valida fino al 1° settembre 2022 e, ove necessario, potrà essere estesa.”
– DECRETO N. 254 DEL 4 MAGGIO 2022 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA “Sulle procedure temporanee di adempimento delle obbligazioni finanziarie nell’ambito dei rapporti societari con taluni creditori stranieri”. Come pubblicato in una nota dello Studio Legale Carnelutti Russia, “il Decreto in questione stabilisce una particolare modalità del versamento degli utili/dividendi. Qualora dovesse essere assunta la decisione di distribuire gli utili/dividendi di una impresa residente in Russia costituita sotto forma di una società a responsabilità limitata, a favore dei propri soci investitori stranieri connessi ai c.d. “Paesi ostili”, il versamento può essere eseguito secondo le modalità descritte dal Decreto del Presidente della Federazione Russa del 5 marzo 2022 N. 95, e nello specifico: qualora l’ammontare degli utili da distribuire dovesse superare l’importo di 10 milioni di rubli al mese (o importo equivalente in valuta estera), detto versamento è da effettuarsi in rubli su uno speciale conto di tipo “C” aperto presso i locali istituti di credito a favore del socio dell’impresa russa“.
– DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA DEL 3 MAGGIO 2022 N. 252 “Sull’applicazione di contromisure economiche speciali in relazione ad atti ostili di alcuni paesi stranieri ed organizzazioni internazionali”. Come pubblicato in una nota dello Studio Legale Carnelutti Russia, “Il Decreto in questione stabilisce un framework normativo che permette di introdurre sanzioni ad personam specularmente rispetto al sistema sanzionatorio UE e USA in essere. […] Al Governo della Federazione Russa viene assegnato il compito di produrre entro 10 giorni (quindi entro il 13 maggio p.v.) la lista dei Soggetti Sanzionati, nonché di stabilire criteri aggiuntivi per la determinazione delle operazioni vietate in conformità ai punti sopra illustrati”.
– DELIBERA N. 629 DEL 9 APRILE 2022 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA che, come pubblicato in una nota dello Studio Legale Pavia & Ansaldo, “sancisce alcune specificità di regolamentazione dei rapporti fondiari nel 2022, tra cui il diritto riconosciuto a persone fisiche e giuridiche di concedere in locazione, senza svolgere gare pubbliche, lotti di terreno, di proprietà statale o municipale, da destinare alla produzione di beni necessari a garantire la sostituzione delle importazioni a seguito delle misure restrittive imposte dai Paesi non amichevoli.”
– DELIBERA N. 586 DEL 5 APRILE 2022 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA che, come pubblicato in una nota dello Studio Legale Pavia & Ansaldo, stabilisce che “gli istituti di credito, gli istituti finanziari non bancari e i soggetti sottoposti al controllo degli stessi, nel caso in cui Paesi stranieri adottino misure restrittive nei loro confronti, abbiano il diritto di non divulgare e/o fornire talune informazioni ricomprese nell’elenco definito dal Governo della FR e da leggi federali in relazione alla forma giuridica, agli organi amministrativi, alle transazioni (anche quelle di ingente valore e nei confronti delle quali sussiste un conflitto di interessi), ai soggetti controllanti e affiliati, ai detentori nominali di titoli, agli investimenti finanziari, bilanci d’esercizio e bilanci consolidati intermedi e altro. Il Servizio federale tributario è tenuto a limitare l’accesso a tali informazioni presenti nelle varie risorse informative dello stesso.”
– DECRETO N. 183 DEL 04.04.2022 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA “Sulle misure di ritorsione in materia di visti in relazione alle azioni ostili di stati stranieri”. La Federazione russa ha sospeso una serie di clausole di accordi sull’agevolazione dei visti con l’UE che riguardano due categorie di persone: i giornalisti e i membri delle delegazioni ufficiali.
– DELIBERA N. 529 DEL 31.03.2022 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA “Sull’introduzione del divieto temporaneo di export dei semi di colza e di girasole dalla Federazione Russa”. Con la DELIBERA N. 548 DEL 31.03.2022 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA (pubblicata il 02.04.2022) dal 15 aprile al 31 agosto 2022 sarà in vigore una restrizione quantitativa all’esportazione dalla FR (esclusi i Paesi della UEE) di olio di girasole, nonché di panelli e altri residui solidi di semi di girasole.
– DECRETO N. 172 DEL 31.03.2022 “ DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA Sulla procedura speciale di adempimento degli obblighi da parte degli acquirenti stranieri verso i fornitori russi di gas naturale”.
Per la traduzione di cortesia non ufficiale del decreto in lingua italiana, consultabile a questo link, si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca.
– DECRETO N. 126 DEL 18.03.2022 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA “Su misure aggiuntive temporanee di carattere economico per garantire la stabilità finanziaria della Russia nel campo del controllo valutario”.
Per la traduzione di cortesia non ufficiale del decreto in lingua italiana, consultabile a questo link, si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca.
– DELIBERA N. 390 DEL 17 MARZO 2022 “SULLE MODIFICHE E L’ABROGAZIONE DI ALCUNI ATTI DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA” con la quale viene abrogata la DELIBERA N. 302 DEL 6 MARZO 2022 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA SUL DIVIETO DI EXPORT DAL PAESE DI PRODOTTI E DISPOSITIVI MEDICALI STRANIERI, relativa al divieto temporaneo di esportazione dal paese di prodotti e dispositivi medici stranieri, nello specifico di prodotti e dispositivi medici esportati da Paesi che hanno applicato le sanzioni e che ora si trovano nei magazzini dei soggetti importatori o che sono sottoposti a procedure doganali. La decisione del Governo russo, che dal 17 marzo 2022 cessa di avere validità, si poneva inizialmente l’obiettivo di non andare incontro a deficit di tale tipologia di prodotti sul territorio russo a causa dell’introduzione di misure restrittive da parte dei Paesi considerati ostili alla Federazione.
– In data 9 marzo 2022 il Governo russo ha DEFINITO UN ELENCO DI MERCI E APPARECCHIATURE IMPORTATI IN PRECEDENZA IN RUSSIA DALL’ESTERO PER I QUALI VIGE IL DIVIETO TEMPORANEO DI EXPORT FUORI DAL PAESE. Il provvedimento rimarrà in vigore fino alla fine del 2022 ed è stato preso in ottemperanza al Decreto del Presidente n. 100 dell’08/03/2022 “Sull’introduzione di misure economiche speciali nel campo del commercio internazionale atte a garantire la sicurezza della Federazione Russa”.
Si allegano le delibere del Governo della Federazione Russa che contengono l’elenco completo di merci e apparecchiature per i quali vige il divieto temporaneo di export (IN LINGUA ITALIANA):
Per la traduzione di cortesia non ufficiale delle delibere si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca.
– Sul sito “Viaggiare Sicuri” redatto a cura della Farnesina il 6 marzo 2022 è stata pubblicata una nota in base alla quale si segnala che “sono in vigore per i cittadini stranieri limitazioni a trasferimenti monetari dalla Russia verso l’estero. Si segnala, inoltre, possibile carenza di liquidità in valuta russa e straniera, con conseguenti code per il ritiro ai bancomat.
Le carte appartenenti ai circuiti Visa e Mastercard emesse fuori dal territorio della Federazione Russa non sono più operative per transazioni all’interno di tale territorio, anche verso l’estero. Le carte appartenenti ai circuiti Visa e Mastercard emesse all’interno del territorio della Federazione Russa restano operative per le sole operazioni interne a tale territorio, fino alla data della loro scadenza. Non saranno quindi accessibili operazioni transfrontaliere o acquisti on line esteri.
Dal 5 marzo, la Federazione Russa ha adottato misure restrittive per quanto riguarda l’uso di media e social media. Anche eventuali dichiarazioni a titolo privato, postate sui propri account, potrebbero avere conseguenze rilevanti. Pertanto, si raccomanda massima cautela nell’uso di questi mezzi di comunicazione. Ai connazionali presenti nel Paese si suggerisce, inoltre, di mantenere un atteggiamento improntato alla prudenza e di evitare ogni forma di assembramento.
In considerazione di queste misure e di possibili ulteriori restrizioni, si raccomanda fortemente a tutti i connazionali presenti nel Paese, la cui presenza non sia essenziale, di organizzarsi tempestivamente per spostarsi dalla Federazione Russa o rientrare in Italia con i mezzi commerciali ancora disponibili e di informarsi sui requisiti sanitari per il transito in Paesi esteri su questo sito e sui siti della rete diplomatico-consolare”.
– DECRETO N. 95 DEL 5.3.2022 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA “Sulle modalità temporanee di adempimento delle obbligazioni verso taluni creditori stranieri”. Come pubblicato in una nota dello Studio Legale Pavia & Ansaldo, “in base all’Ordine presidenziale in parola, qualora un soggetto residente valutario sia tenuto ad adempiere ad obbligazioni di pagamento nei confronti di un Soggetto associato al paese non amichevole, per un importo superiore a 10 milioni di rubli per mese solare (o un importo equivalente in valuta estera, in base al tasso di cambio ufficiale della Banca di Russia il 1° giorno del mese di riferimento), in forza di contratti di mutuo o finanziamento o di altri strumenti finanziari, i pagamenti effettuati dal medesimo potranno essere accreditati su conti correnti speciali in rubli, c.d. conti “C”, aperti presso istituti di credito russi o stranieri, appositamente dedicati alla gestione di tali rapporti. In tal caso, le obbligazioni di pagamento saranno ritenute come debitamente adempiute qualora siano eseguite in valuta rublo per un importo equivalente a quello previsto in valuta estera, calcolato al tasso di cambio ufficiale della Banca di Russia del giorno di pagamento. Le caratteristiche dei conti “C” saranno stabilite dalla Banca di Russia.
L’adempimento delle obbligazioni di pagamento sopra identificate in deroga alla suddetta
procedura è possibile soltanto previa autorizzazione della Banca di Russia (per banche e istituti finanziari) o del Ministero delle Finanze della FR.”
Leggi il Decreto n. 95 “Sulle modalità temporanee di adempimento delle obbligazioni verso taluni creditori stranieri” IN LINGUA ITALIANA (per la traduzione di cortesia non ufficiale si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca).
– PUBBLICAZIONE DA PARTE DEL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN DI DUE DECRETI, n.79 e 81, entrati rispettivamente in vigore il 28 febbraio e il 1 marzo, con misure economiche speciali atte a garantire la stabilità finanziaria della Federazione Russa, in risposta alle sanzioni adottate da Stati Uniti e altri Stati esteri sullo sfondo del conflitto in Ucraina. Per la traduzione dei punti fondamentali dei due decreti si ringrazia l’associazione GIM UNIMPRESA.
Il Decreto n.79 “Sull’applicazione di misure economiche speciali in connessione con le azioni ostili degli Stati Uniti e dei Paesi alleati” – prevede le seguenti misure per i residenti russi:
– dal 1 marzo, sarà vietato loro effettuare operazioni in valuta estera nell’ambito di contratti di finanziamento a favore di non residenti;
– dal 1 marzo è stato imposto il divieto ai residenti di accreditare valuta estera sui propri conti (depositi) aperti presso banche e altre organizzazioni finanziarie ubicate al di fuori del territorio della Federazione Russa, nonché di trasferire fondi senza aprire un conto bancario utilizzando mezzi di pagamento elettronici forniti da erogatori di servizi di pagamento esteri (tra questi ad esempio WesterUnion);
– viene imposta la vendita obbligatoria per le aziende esportatrici dell’80% dei proventi in valuta estera accreditati a partire dal 1 gennaio 2022, entro e non oltre tre giorni dalla data dell’entrata in vigore del decreto.
Il Decreto n.79 “Sull’applicazione di misure economiche speciali in connessione con le azioni ostili degli Stati Uniti e dei Paesi alleati” IN LINGUA ITALIANO (per la traduzione di cortesia non ufficiale si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca).
Il Decreto n.81 “Su ulteriori misure economiche temporanee per garantire la stabilità finanziaria della Russia” – prevede le seguenti misure:
– dal 2 marzo sarà introdotta una “procedura speciale per l’esecuzione” da parte dei residenti di transazioni con soggetti stranieri associati a Stati esteri che commettono azioni ostili contro persone fisiche e giuridiche russe, in particolare ciò riguarda l’erogazione di prestiti e le transazioni per l’acquisto di titoli e immobili russi. I permessi per tali transazioni saranno forniti dalla commissione governativa per il controllo degli investimenti esteri. Le transazioni dei soggetti stranieri con titoli in borsa saranno regolamentate dalla Banca Centrale in collaborazione con il Ministero delle Finanze, che potrà anche stabilire per loro condizioni speciali;
– viene vietato a partire dal 2 marzo l’esportazione dal Paese di contanti o strumenti monetari in valuta estera per importi superiori all’equivalente di $10.000. In precedenza, ciò era possibile a condizione che l’importo venisse dichiarato in dogana.
Il Decreto n.81 “Su ulteriori misure economiche temporanee per garantire la stabilità finanziaria della Russia” IN LINGUA ITALIANA (per la traduzione di cortesia non ufficiale si ringrazia l’Ambasciata d’Italia a Mosca).
– LA RUSSIA VIETA I VOLI DI COMPAGNIE AEREE UE– Come riportato in una nota dell’Associazione dei Tour Operator Russi, per quanto riguarda i Paesi dell’UE, vietati i voli provenienti da: Austria, Belgio, Bulgaria, Ungheria, Germania, Grecia, Danimarca, Irlanda, Islanda, Spagna, Italia, Cipro, Lituania e Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Finlandia, Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Svezia e Estonia. Per quanto riguarda i paesi non UE: Gran Bretagna, Norvegia, Albania e Canada.
– Come riportato in un articolo pubblicato sulla testata SEKRET FIRMY il 1° marzo 2021, è CONSENTITO IMPORTARE LUMACHE D’UVA DA RIPRODUZIONE DALL’UE. Il ministero dell’Agricoltura ha chiesto di rimuoverle dalle contro-sanzioni nel settembre 2020, insieme a ostriche, cozze e gamberetti. In precedenza, l’embargo era già stato allentato: carne e verdura, che vengono utilizzate per la produzione di alimenti per l’infanzia, sono state escluse dall’elenco delle merci vietate all’importazione. Dalla primavera del 2020, gli allevatori di lumache sono stati ufficialmente inclusi nell’elenco dei produttori agricoli in Russia.
– PUBBLICAZIONE nel mese di aprile 2020 a cura di ITA (Italian Trade Agency – ICE) di un’ANALISI COMPLESSIVA DELLE MISURE RESTRITTIVE introdotte ad oggi dalla Federazione Russa e sulle sanzioni economiche varate dal Consiglio dell’Unione Europea.
– PUBBLICAZIONE nel mese di maggio 2019 a cura di ITA (Italian Trade Agency – ICE) di un’ANALISI COMPLESSIVA DELLE MISURE RESTRITTIVE introdotte ad oggi dalla Federazione Russa e sulle sanzioni economiche varate dal Consiglio dell’Unione Europea.
– PUBBLICAZIONE in data 21 agosto 2017 a cura di ITA (Italian Trade Agency – ICE) di un’ANALISI COMPLESSIVA DELLE MISURE RESTRITTIVE introdotte ad oggi dalla Federazione Russa e sulle sanzioni economiche varate dal Consiglio dell’Unione Europea. I dati statistici presentati sono tratti da Dogane Russe e ISTAT. Riprendendo alcune dichiarazioni rilasciate dal Direttore dell’ufficio ITA di Mosca, Pierpaolo Celeste, in merito allo studio pubblicato: “Nella consultazione delle statistiche deve essere tenuto in considerazione il “danno indiretto” per i prodotti esportati mediante triangolazioni e per le imprese italiane operanti in Russia tanto sul fronte produttivo che distributivo, le quali risultano fortemente penalizzate dall’impossibilità di importare i prodotti colpiti da sanzioni. Questa categoria di effetti, ancorché rilevante, non è tuttavia calcolabile con precisione. Anche per questa ragione, l’Agenzia ICE di Mosca ha ritenuto opportuno descrivere la reazione del mercato, raccogliendo alcuni commenti da parte dei principali importatori russi attivi nei settori interessati da sanzioni e misure restrittive.”
– LA RUSSIA ESTENDE FINO AL 2017 LE SANZIONI ALL’UNIONE EUROPEA: La Federazione Russa ha deciso di prolungare le sanzioni sui prodotti alimentari a carico dei Paesi dell’UE per altri 16 mesi, successivamente alla scadenza del pacchetto di misure tuttora in vigore che avverrà il prossimo 5 agosto. Il Presidente russo Vladimir Putin ha sottoscritto l’ukaz (decreto presidenziale) n° 305 nel pomeriggio del 29 giugno, in ottemperanza alle misure approvate a partire dal 6 agosto del 2014 e concordanti con la legge “Sull’applicazione di determinate misure per la sicurezza della Federazione Russa”. Tale decreto, diffuso dal portale telematico di informazione legislativa, è stato immediatamente riproposto dalle principali agenzie di stampa vicine al governo russo, RIA e TASS. Per maggiori informazioni Vi invitiamo a consultare l’articolo “La Russia estende fino al 2017 le sanzioni all’Unione Europea – Altri 16 mesi di stop sui prodotti alimentari. La mossa del Cremlino” pubblicato in data 30 giugno 2017 su Il Giornale e l’articolo “Putin proroga l’embargo sui prodotti agroalimentari” pubblicato da COLDIRETTI in data 30 giugno 2017 sul sito on-line dell’associazione. In merito a quest’ultimo articolo si segnala come la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, in una nota, parli delle controsanzioni russe come di “[…] un blocco che è costato caro all’agroalimentare nazionale anche perché al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente. Alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni italiane in Russia si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Il rischio riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre in altri sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menù.”
– CAMBIA LA NORMATIVA, VINI DI IMPORTAZIONE A RISCHIO: riprendendo un articolo pubblicato dalla testata RBTH e datato 18 maggio 2017, “il Ministero delle Finanze russo ha firmato l’11 maggio un decreto che abolisce le agevolazioni sulle accise ridotte per i vini d’importazione. È quanto riferisce il giornale economico Kommersant, commentando che l’80% dei vini d’importazione potrebbe sparire dagli scaffali dei negozi russi. Il Ministero delle Finanze intende mantenere le agevolazioni sulle accise ridotte solo per i vini russi, mentre attualmente vengono estese anche ai vini d’importazione a marchio Igp (indicazione geografica protetta) e Dop (indicazione di origine controllata). Ai fornitori di vini d’importazione potrebbe essere applicata un’accisa “aggiuntiva” per tutto il periodo in cui hanno usufruito della riduzione dell’aliquota. Gli effetti, in termini di costi, di tale decisone, si aggireranno, secondo le stime degli esperti, sui 20-24 milioni di euro. Altri 16 milioni di euro circa si aggiungeranno per l’aumento dell’aliquota. Queste misure potrebbero seriamente colpire le società importatrici di vino. I nuovi provvedimenti emanati dal Ministero delle Finanze rischiano di pesare fortemente sulle società importatrici. E potrebbero privare la Russia dell’80% dei vini stranieri.” Per ulteriori informazioni: https://it.rbth.com/economia/2017/05/22/importazioni-vini-stranieri-a-rischio_767991.
Sempre in merito alle nuove direttive che coinvolgono il settore vitivinicolo, segnaliamo un interessante articolo pubblicato in data 18 maggio 2017 dalla rivista “Tre Bicchieri”, settimanale economico del Gambero Rosso, a cura di Gianguido Breddo, Corrispondente Consolare presso il Consolato Onorario d’Italia a Samara (competente per la Regione omonima, la Regione di Ulyanovsk e la Repubblica del Tatarstan).
– DECRETO 968 DEL GOVERNO RUSSO del 26 settembre 2016 prevedente limitazioni all’acquisto di dispositivi elettronici ed elettrici di origine straniera da parte delle pp.aa. russe. In base al decreto, “Le pp.aa russe non potranno più acquistare dispositivi elettronici ed elettrici di origine straniera (il lungo elenco completo dei dispositivi interessati è allegato al provvedimento) qualora, nell’ambito delle gare per l’approvvigionamento, siano presentate due o più offerte di prodotti analoghi locali. Sino al 31 agosto 2018 la limitazione riguarderà anche i dispositivi elettronici ed elettrici provenienti dai Paesi Membri dell’Unione Economica Eurasiatica (UEE), esclusa ovviamente la FR.
In proposito Vi invitiamo a consultare una nota redatta dall’Ufficio ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca.
– DECRETO N. 925 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA del 16/09/2016 entrato in vigore il 1 gennaio 2017 che stabilisce “La priorità delle merci di origine russa e dei lavori e servizi effettuati/prestati da fornitori russi rispetto alle merci di origine straniera e ai lavori e servizi effettuati/prestati da fornitori stranieri” attraverso l’espletamento di gare, aste e altre procedure di acquisto. Pertanto le imprese russe sottoposte direttamente o indirettamente al controllo pubblico saranno tenute ad adottare un regime di priorità nei confronti dei fornitori russi e dei paesi membri dell’Unione Economica Eurasiatica rispetto ai fornitori di altri paesi. Per ulteriori informazioni, Vi rimandiamo ad una nota diffusa da GIM (Gruppo Imprenditori Italiani a Mosca) in merito all’introduzione di questa misura.
– DECRETO 925 DEL GOVERNO RUSSO del 16 settembre 2016 “Sulla priorità delle merci di origine russa e dei lavori e servizi effettuati/prestati da fornitori russi rispetto alle merci di origine straniera e ai lavori e servizi prestati/effettuati da fornitori stranieri”. In base a tale misura, le imprese russe sottoposte direttamente o indirettamente al controllo pubblico e una serie di altri enti saranno tenuti ad adottare un regime di priorità dei fornitori russi e dei paesi membri dell’Unione economica eurasiatica rispetto ai fornitori di altri Paesi, inclusa ovviamente l’Italia.
In proposito Vi invitiamo a consultare una nota redatta dall’Ufficio ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca.
– La Russia chiude i confini all’Ucraina: l’agenzia stampa russa TASS ha riportato che il 18 novembre 2015 il ministro degli affari economici russi, A. Ulyukayev, ha comunicato che dal prossimo gennaio 2016 i confini tra Russia e Ucraina si chiuderanno per le merci alimentari. La chiusura dei confini è la reazione al sostegno dell’Ucraina per le sanzioni occidentali contro la Russia. Inoltre, a partire da gennaio entrerà in vigore un accordo tra UE e Ucraina che faciliterà il commercio. Per l’Ucraina varranno le stesse barriere commerciali che esistono già per l’UE […].
Per maggiori informazioni:
23 novembre 2015, FRESHPLAZA: La Russia chiude i confini all’Ucraina
– Emanazione da parte del Governo Russo di una BLACK LIST riportante i nominativi di 89 esponenti politici e funzionari militari europei con divieto di ingresso in Russia.
Per maggiori informazioni:
1° giugno 2015, ANSA Russia: 89 europei in lista nera Putin, Farnesina: “Incomprensibile”
30 maggio 2015, IL FATTO QUOTIDIANO: Russia, blacklist segreta di Putin contro 89 politici e militari Ue. Critiche Bruxelles
30 maggio 2015, RAI NEWS: 89 europei nella lista nera di putin, l’ue protesta: arbitraria e ingiustificata
31 MAGGIO 2015, Ilsole24ore: Russia, nella lista nera 89 politici europei (nessun italiano) cui è vietato l’ingresso nel Paese. Farnesina: blacklist «incomprensibile»
– DECRETO 84 DEL GOVERNO RUSSO il 31 gennaio 2015 che emenda il Decreto Governativo n. 656 del 14 luglio 2014 “Sull’imposizione del divieto di acquistare varie tipologie di veicoli e mezzi di produzione straniera al fine del soddisfacimento di necessità statali e municipali” (in lingua russa). Intervenendo sul Decreto n. 656, il Decreto n. 84 riorganizza le categorie di mezzi e veicoli di produzione straniera per i quali è stato introdotto il divieto di acquisto da parte di enti pubblici russi (istituzioni pubbliche statali, regionali e municipali), portandole da 66 a 55. Qui troverà l’elenco di queste 55 categorie (la cui traduzione non ufficiale è stata realizzata e gentilmente trasmessa dall’Ufficio ICE di Mosca). ICE ricorda, in questa nota, che “il Decreto 84 non ha carattere sanzionatorio bensì è espressione della volontà russa […] di potenziare il sistema produttivo interno allestendo un sistema preferenziale a vantaggio delle imprese locali (incluse quelle straniere che svolgono attività produttive in Russia per il tramite di società controllate). Gli unici paesi esteri non colpiti dalle misure del decreto sono quelli facenti attualmente parte, insieme alla stessa Russia, dell’Unione doganale euroasiatica, ossia Bielorussia, Kazakhstan e Armenia (quest’ultima dal 1 gennaio 2015).”
– TABELLA DETTAGLIO CODICI DOGANALI di prodotti agroalimentari su cui è stato imposto il blocco in entrata sul suolo della Federazione Russa (in lingua italiana).
Tabella dettaglio codici doganali, aggiornata al 21 agosto 2017 gentilmente redatta e fornita dalla sede ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca.
Tabella dettaglio codici doganali, aggiornata al 25 giugno 2015 gentilmente redatta e fornita dalla sede ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca.
Tabella dettaglio codici doganali, aggiornata al 20 agosto 2014 gentilmente redatta e fornita dalla sede ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca.
– SUI NUOVI DECRETI GOVERNATIVI RUSSI N. 791/2014 E N. 826/2014 del 28 agosto 2014, gentilmente redatto e fornito dal Direttore della sede ITA (Italian Trade Agency – ICE) di Mosca, Maurizio Forte.
– PRODOTTI SOGGETTI ALL’APPLICAZIONE DEL DECRETO N. 791 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA dell’11 agosto 2014 (in lingua russa e italiana). In proposito, teniamo a precisare che il decreto riguarda esclusivamente il divieto per la Pubblica Amministrazione russa di acquistare dall’estero calzature, tessuti e capi di abbigliamento. Questa misura non compromette dunque il libero mercato: le aziende italiane potranno continuare a esportare in Russia anche dopo il primo settembre.
– DECRETO 826 DEL GOVERNO RUSSO del 19 agosto 2014 sull’introduzione del divieto temporaneo di esportare prodotti semilavorati di pelle dal territorio della Federazione Russa (in lingua italiana). In proposito, evidenziamo come le esportazioni di cuoio e pelli semilavorate russe all’estero siano state bloccate attualmente per un semestre a partire dal 1° ottobre 2014 sino al 1° aprile 2015.
– MISURE DI ATTUAZIONE DEL DECRETO 560 DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA del 6 agosto 2014 – “Sull’applicazione di singole misure economiche speciali allo scopo di garantire la sicurezza della Federazione Russa” (in lingua italiana).
– DECRETO N. 656 DEL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA del 14 luglio 2014 sull’applicazione del divieto di ingresso di determinate tipologie di prodotti di meccanica strumentale provenienti da Paesi Esteri, per la realizzazione di acquisti volti alla soddisfazione di necessità nazionali e regionali da parte di soggetti pubblici (in lingua inglese).
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