SANZIONI APPLICATE DALL’UNIONE EUROPEA
In data 25 febbraio 2023 il consiglio UE ha adottato il DECIMO PACCHETTO DI SANZIONI NEI CONFRONTI DELLA FEDERAZIONE RUSSA. Le nuove misure riguardano, tra l’altro:
- Export di tecnologia di importanza strategica e di beni industriali;
- Import di asfalto e di gomma sintetica;
- Fornitura di capacità di stoccaggio di gas ai cittadini russi;
- Transito tramite il territorio russo di beni e tecnologie dual use da esportare.
Si segnalano, inoltre:
- Sospensione delle licenze di trasmissione a RT Arabic e Sputnik Arabic;
- Restrizioni ai cittadini russi che ricoprono ruoli nei consigli direttivi di strutture ed enti dell’UE di importanza strategica;
- Introduzione di nuovi obblighi di reportistica per assicurare l’efficacia delle misure di congelamento dei beni;
- Introduzione di nuove sanzioni soggettive verso 87 individui e 34 enti, inclusi decision maker, leader dell’esercito e comandanti del Gruppo Wagner e produttori di droni.
Per maggiori informazioni si rimanda al Comunicato Stampa del Consiglio Europeo.
– IN DATA 16 DICEMBRE 2022 IL CONSIGLIO UE HA ADOTTATO UN NONO PACCHETTO DI SANZIONI NEI CONFRONTI DELLA FEDERAZIONE RUSSA. Le nuove misure vietano, tra l’altro:
- le esportazioni di motori per droni;
- le esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso;
- gli investimenti nel settore minerario;
- le operazioni con la Banca di sviluppo regionale russa;
- la prestazione di servizi pubblicitari, di ricerca di mercato e di sondaggi di opinione.
L’UE sospende inoltre le licenze di radiodiffusione di altri quattro organi di informazione russi e sanziona altre 141 persone e 49 entità.
Per maggiori informazioni si rimanda al Comunicato Stampa del Consiglio Europeo.
– Il Consiglio UE IN DATA 28 NOVEMBRE 2022 ha adottato la DECISIONE DI AGGIUNGERE LA VIOLAZIONE DELLE MISURE RESTRITTIVE ALL’ELENCO DEI “REATI DELL’UE” previsto dal trattato sul funzionamento dell’UE, misura volta a:
- garantire in tutta l’UE un livello analogo di esecuzione delle sanzioni;
- scoraggiare eventuali tentativi di aggirare o violare le sanzioni.
A seguito della decisione, la Commissione europea presenterà una proposta di direttiva che stabilisce norme minime relative alla definizione delle sanzioni per il reato di violazione delle misure restrittive dell’UE.
Per maggiori informazioni si rimanda al Comunicato Stampa del Consiglio Europeo.
– IN DATA 23 NOVEMBRE 2022 IL PARLAMENTO EUROPEO HA RICONOSCIUTO LA RUSSIA COME STATO SPONSOR DEL TERRORISMO. Il Parlamento UE ha adottato mercoledì una risoluzione non legislativa sullo status della Federazione Russa. Si ricorda che l’UE non può attualmente dichiarare gli stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale; il Parlamento ha invitato l’UE e i suoi Paesi a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista. La creazione di questa lista potrebbe introdurre nuove limitazioni o inasprire le sanzioni già applicate nei confronti di Mosca.
Per maggiori informazioni si rimanda al Comunicato Stampa del Parlamento UE.
– OTTAVO PACCHETTO DI SANZIONI ADOTTATO IN DATA 6 OTTOBRE DAL CONSIGLIO EUROPEO. Il pacchetto introduce nella normativa dell’UE la base per la messa in atto di un tetto sui prezzi sul trasporto marittimo del petrolio russo per paesi terzi nonché ulteriori restrizioni al trasporto marittimo di petrolio greggio e di prodotti petroliferi verso paesi terzi.
Esteso il divieto di importazione di prodotti siderurgici originari della Russia o esportati dalla Russia.
Ulteriori restrizioni all’import di pasta di legno, carta, sigarette, plastica e prodotti cosmetici, elementi utilizzati nell’industria dei gioielli come pietre e metalli preziosi.
Limitata la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione di beni aggiuntivi utilizzati nel settore dell’aviazione.
Sanzioni nei confronti di persone ed entità coinvolte nell’organizzazione dei referendum delle zone recentemente annesse, rappresentanti del settore della difesa e persone che diffondono disinformazione sulla guerra. In totale agli elenchi si vanno ad aggiungere altri 30 individui e 7 entità.
Sarà vietato fornire trasporto marittimo e prestare assistenza tecnica, servizi di intermediazione, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi al trasporto marittimo verso paesi terzi di petrolio greggio (dal dicembre 2022) o di prodotti petroliferi (dal febbraio 2023) originari della Russia o esportati dalla Russia.
Ampliamento dell’elenco dei prodotti soggetti a restrizioni che contribuiscono al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del settore della difesa e della sicurezza.
Divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare armi da fuoco a uso civile e loro componenti essenziali e munizioni, veicoli ed equipaggiamenti militari, equipaggiamenti paramilitari e pezzi di ricambio.
Divieto per i cittadini UE di ricoprire incarichi negli organi direttivi di determinate persone giuridiche, entità od organismi di proprietà dello Stato russo o controllati dallo stesso.
Inserimento, nell’elenco delle entità di proprietà dello Stato soggette al divieto di effettuare operazioni, del registro navale russo, un’entità interamente statale che svolge attività connesse alla classificazione e all’ispezione, anche nel settore della sicurezza, di navi e imbarcazioni russe e non russe.
Divieto totale di fornire servizi di portafoglio, conto o custodia di cripto-attività a cittadini russi e persone residenti in Russia, indipendentemente dal loro valore.
Divieto di prestare alla Russia servizi di architettura e ingegneria nonché servizi di consulenza informatica e di consulenza giuridica.
– PROPOSTA DI SOSPENSIONE DELL’ACCORDO UE-RUSSIA DI FACILITAZIONE DEL RILASCIO DEI VISTI. La sospensione riguarderà tutti i cittadini della Federazione russa. Quando cesseranno di applicarsi le agevolazioni dei visti, i richiedenti il visto di cittadinanza russa saranno automaticamente soggetti alle norme generali del codice dei visti. Queste saranno le conseguenze:
- i diritti per i visti aumenteranno da 35 € a 80 € per tutti i richiedenti;
- il termine standard entro il quale i consolati devono decidere in merito alle domande di visto passerà da 10 a 15 giorni e potrà essere prorogato fino a un massimo di 45 giorni in casi individuali in cui sia necessario un esame approfondito della domanda;
- i richiedenti non potranno più ottenere facilmente visti validi per ingressi multipli nello spazio Schengen; i visti per ingressi multipli saranno rilasciati sulla base delle norme, meno generose, del codice dei visti;
- con la domanda di visto i richiedenti dovranno presentare l’elenco completo dei documenti giustificativi, non beneficiando più dell’elenco semplificato previsto dall’accordo di facilitazione del rilascio dei visti.
Le domande di visto continueranno a essere trattate su base individuale, con una valutazione caso per caso.
Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione Q&A del sito della Commissione Europea.
– SETTIMO PACCHETTO DI SANZIONI ADOTTATO IN DATA 21 LUGLIO DAL CONSIGLIO EUROPEO, con una serie di nuove misure volte ad a inasprire le esistenti sanzioni economiche alla Russia, a perfezionare la loro implementazione e a consolidare la loro efficacia.
Il pacchetto:
- introduce un nuovo divieto di acquistare, importare o trasferire oro, inclusa la gioielleria;
- rafforza le procedure di export control di beni dual use;
- espande l’esistente divieto di accesso ai porti anche alle chiuse navali, per evitare l’elusione delle sanzioni, e amplia il campo di applicazione del divieto di accettare depositi per includere quelli provenienti da persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in paesi terzi e di proprietà maggioritaria di cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia;
- fornisce chiarimenti sulle misure sanzionatorie esistenti, ad esempio nel campo del public procurement, dell’aviazione e della giustizia.
Le nuove misure, come le sanzioni precedenti, non sono invece rivolte all’export russo di cibo, grano o fertilizzanti.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa del Consiglio UE.
– DECISIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 GIUGNO 2022 DI RINNOVARE PER UN ALTRO ANNO FINO AL 23 GIUGNO 2023 LE SANZIONI introdotte in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa.
– REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/876 DEL CONSIGLIO EUROPEO del 3 GIUGNO 2022, in base al quale viene adottato un SESTO PACCHETTO DI SANZIONI, alla luce del protrarsi della guerra di aggressione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina, del sostegno della Bielorussia a tale guerra e delle riferite atrocità commesse dalle forze armate russe.
Il pacchetto comprende:
- il divieto di importazione dalla Russia di petrolio greggio e di prodotti petroliferi raffinati, con limitate eccezioni
- il divieto di accesso a SWIFT per altre tre banche russe e una banca bielorussa
- la sospensione delle trasmissioni nell’UE per tre ulteriori organi di informazione di proprietà dello Stato russo
L’UE adotta inoltre sanzioni nei confronti di altre 65 persone e 18 entità, tra cui persone responsabili delle atrocità commesse a Bucha e a Mariupol.
Per maggiori informazioni si invita a consultare il comunicato stampa del Consiglio Europeo.
– Sul sito dell’Unione Europea pubblicato un RECAP DELLE SANZIONI ADOTTATE DALLA UE NEI CONFRONTI DELLA FEDERAZIONE RUSSA in relazione al conflitto russo-ucraino.
– L’”UNITÀ DI CRISI PER LE IMPRESE”, istituita alla Farnesina su impulso del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio per aiutare le aziende italiane a far fronte alle conseguenze negative del conflitto russo-ucraino, HA CREATO UNA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA DEDICATA: export.crisiucraina@esteri.it.
Questo strumento permette di raccogliere le segnalazioni delle aziende esportatrici italiane verso Federazione Russa, Ucraina e Bielorussia e di fornire loro informazioni sulle limitazioni agli scambi correlate all’impianto sanzionatorio UE/USA, dalle misure adottate da parte russa e alle a ulteriori possibili effetti della crisi.
Per maggiori informazioni: bit.ly/3ynXtra.
– SANZIONATI ALTRI DUE IMPRENDITORI IN RELAZIONE ALL’ANNESSIONE ILLEGALE DELLA CRIMEA IN DATA 21 APRILE 2022. Il Consiglio Europeo adotta sanzioni nei confronti di altri due imprenditori russi in relazione all’annessione illegale della Crimea: Serhiy Vitaliyovich Kurchenko e Yevgeniy Viktorovich Prigozhin.
Ad oggi 1093 persone e 80 entità sono soggette al congelamento dei beni e al divieto di viaggio. L’elenco delle persone e delle entità oggetto di sanzioni è consultabile nel Regolamento UE n. 269/2014 ed è costantemente riesaminato e soggetto a rinnovi periodici da parte del Consiglio.
– INTRODUZIONE DI ECCEZIONI ALLE MISURE RESTRITTIVE PER AGEVOLARE LE ATTIVITA’ UMANITARIE IN DATA 13 APRILE 2022. In considerazione della crisi umanitaria derivante dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Consiglio introduce eccezioni umanitarie in due regimi di sanzioni concernenti la situazione in Ucraina: le misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina (“regime di integrità territoriale dell’Ucraina”) e le misure restrittive in risposta al riconoscimento delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e la conseguente decisione di inviare truppe russe in tali zone (“regime di Donetsk e Luhansk”).
– REGOLAMENTI (UE) 2022/580 e 2022/581 e DECISIONE (PESC) 2022/582 DEL CONSIGLIO EUROPEO PUBBLICATI IN DATA 8 APRILE 2022 concernenti un QUINTO PACCHETTO DI MISURE SETTORIALI NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA.
Il pacchetto comprende:
– il divieto, a partire da agosto 2022, di acquistare, importare o trasferire nell’UE carbone e altri combustibili fossili solidi, se originari della Russia o esportati dalla Russia. Attualmente il valore delle importazioni di carbone nell’UE ammonta a 8 miliardi di EUR all’anno;
– il divieto di dare accesso ai porti dell’UE alle navi registrate sotto la bandiera della Russia. Sono concesse deroghe per i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l’energia;
– il divieto alle imprese di trasporto su strada russe e bielorusse di trasportare merci su strada nell’Unione, anche in transito. Sono tuttavia concesse deroghe per una serie di prodotti, come i prodotti farmaceutici, medici, agricoli e alimentari, compreso il frumento, e per il trasporto su strada per scopi umanitari;
– ulteriori divieti di esportazione diretti a carboturbi e altri beni come computer quantistici e semiconduttori avanzati, elettronica di alta gamma, software, macchinari sensibili e attrezzature per il trasporto, nonché nuovi divieti di importazione per prodotti quali legno, cemento, fertilizzanti, prodotti ittici e liquori. I divieti di esportazione e di importazione concordati rappresentano un importo pari, rispettivamente, a 10 miliardi di EUR e a 5,5 miliardi di EUR;
– una serie di misure economiche mirate volte a rafforzare le misure esistenti e a colmare le lacune, quali: il divieto generale a livello dell’UE di partecipazione delle imprese russe agli appalti pubblici negli Stati membri, l’esclusione degli organismi pubblici russi da qualsiasi sostegno finanziario, l’estensione del divieto di depositi ai portafogli di cripto-attività nonché del divieto in materia di vendita di banconote e di valori mobiliari denominati in qualsiasi valuta ufficiale degli Stati membri alla Russia e alla Bielorussia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in tali paesi.
Le misure sanzionatorie sono state estese inoltre a 217 individui e 18 entità. Il Consiglio ha infatti deciso di sanzionare le imprese i cui prodotti o tecnologie hanno svolto un ruolo nell’invasione, oligarchi e imprenditori chiave, alti funzionari del Cremlino, promotori della disinformazione e della manipolazione delle informazioni che diffondono sistematicamente la narrazione del Cremlino sulla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, nonché i familiari di persone già oggetto di sanzioni al fine di evitare l’elusione delle sanzioni UE. Complessivamente, le misure restrittive dell’UE si applicano attualmente a un totale di 1091 persone e 80 entità. Le persone designate sono soggette a congelamento dei beni ed è fatto divieto ai cittadini e alle imprese dell’UE di mettere fondi a loro disposizione. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nel territorio dell’UE.
Un divieto totale di effettuare operazioni è stato inoltre imposto a quattro grandi banche russe, che rappresentano una quota di mercato del settore bancario russo pari al 23%. Queste banche, già escluse dal sistema SWIFT, saranno ora soggette a congelamento dei beni e in tal modo completamente escluse dai mercati dell’UE.
Per maggiori informazioni si invita a consultare il comunicato stampa del Consiglio Europeo.
– PUBBLICAZIONE IN DATA 16 MARZO DI 50 FAQs (frequently asked questions) A CURA DELL’EIFEC (European Institute for Export Compliance) con importanti chiarimenti sulle sanzioni imposte dall’UE all’export verso la Federazione Russa di beni a duplice uso e di prodotti a tecnologia avanzata.
– REGOLAMENTO (UE) 2022/428 DEL CONSIGLIO DEL 15 MARZO 2022: QUARTO PACCHETTO DI MISURE SETTORIALI E INDIVIDUALI NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA
Il 15 marzo 2022 l’UE ha deciso di imporre un quarto pacchetto di sanzioni economiche e individuali riguardo all’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina.
Tale pacchetto include:
- il divieto di tutte le operazioni con determinate imprese statali;
- il divieto di prestare servizi di rating del credito, come anche di fornire accesso a qualsiasi servizio in abbonamento in relazione ad attività di rating del credito, a qualsiasi persona o entità russa;
- l’ampliamento dell’elenco delle persone collegate alla base industriale e di difesa della Russia a cui sono imposte restrizioni più rigorose sulle esportazioni di beni a duplice uso e di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia;
- il divieto di nuovi investimenti nel settore dell’energia della Russia nonché l’introduzione di ampie restrizioni sulle esportazioni di apparecchiature, tecnologie e servizi per l’industria dell’energia;
- l’introduzione di ulteriori restrizioni commerciali per quanto riguarda i prodotti siderurgici e i beni di lusso.
Il Consiglio UE ha inoltre deciso di sanzionare oligarchi, lobbisti e propagandisti chiave che promuovono la narrazione del Cremlino sulla situazione in Ucraina, nonché società chiave nei settori militare, dell’aviazione, dei beni a duplice uso, della cantieristica navale e della costruzione di macchinari.
– DECISIONE (PESC) 2022/411 DEL CONSIGLIO DEL 10 MARZO 2022: PROROGA DELLE SANZIONI RELATIVE ALL’INTEGRITÀ TERRITORIALE
Il 10 marzo 2022 l’UE ha deciso di prorogare di altri sei mesi, fino al 15 settembre 2022, le sanzioni nei confronti dei soggetti che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Le misure restrittive in vigore prevedono restrizioni di viaggio, il congelamento dei beni e il divieto di mettere a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco fondi o altre risorse economiche. Le sanzioni continueranno ad applicarsi a 862 persone e 53 entità.
– DECISIONE (PESC) 2022/397 DEL CONSIGLIO DEL 9 MARZO 2022: MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DI 160 PERSONE
Il 9 marzo 2022 il Consiglio UE ha deciso di imporre misure restrittive ad altre 160 persone in relazione all’aggressione militare russa ingiustificata e non provocata contro l’Ucraina e alle azioni che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Gli individui colpiti includono:
- 14 oligarchi e importanti uomini d’affari coinvolti in settori economici chiave che forniscono una sostanziale fonte di entrate alla Federazione Russa;
- 146 membri del Consiglio della Federazione Russa.
A seguito di questa Decisione le misure restrittive dell’UE si applicano complessivamente a un totale di 862 persone e 53 entità.
– REGOLAMENTO (UE) 2022/398 DEL CONSIGLIO DEL 9 MARZO 2022: NUOVE MISURE NEI CONFRONTI DELLA BIELORUSSIA E DELLA RUSSIA
In considerazione della situazione in Bielorussia e del coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione russa contro l’Ucraina, il 9 marzo 2022 il Consiglio dell’UE ha adottato misure supplementari nei confronti del settore finanziario bielorusso.
Il Consiglio ha introdotto anche ulteriori misure restrittive per quanto riguarda l’esportazione di beni e tecnologie per la navigazione marittima e di tecnologia di radiocomunicazione verso la Russia.
– NUOVO PACCHETTO DI SANZIONI NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA:
Il 2 marzo 2022 l’UE ha deciso di sospendere le attività di radiodiffusione nell’UE degli organi di informazione pubblici russi Sputnik e Russia Today fino a quando non si porrà termine all’aggressione nei confronti dell’Ucraina e finché la Federazione russa e i suoi organi di informazione non cesseranno di condurre azioni di disinformazione e manipolazione delle informazioni.
Il 2 marzo 2022 l‘UE ha escluso inoltre sette banche russe dal sistema SWIFT. Ciò garantirà che tali banche siano scollegate dal sistema finanziario internazionale e pregiudicherà la loro capacità di operare a livello mondiale. Le sette banche sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank.
L’UE introduce inoltre il divieto di:
- investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti;
- vendere, fornire, trasferire o esportare banconote in euro alla Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica o entità in Russia.
Il 25 febbraio 2022 l’UE ha deciso di congelare i beni del presidente russo Vladimir Putin e del ministro degli Affari esteri russo Sergey Lavrov. L’UE ha anche imposto misure restrittive nei confronti dei membri del Consiglio di sicurezza nazionale della Federazione russa e dei restanti membri della Duma di Stato russa che hanno sostenuto il riconoscimento delle autoproclamate “repubbliche” di Donetsk e Luhansk da parte della Russia. Il Consiglio ha inoltre approvato un ulteriore pacchetto di misure restrittive individuali ed economiche per rispondere all’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina. Le sanzioni riguardano i seguenti settori: finanza, energia, trasporti, tecnologie e politica in materia di visti.
Il 23 febbraio 2022 il Consiglio Europeo ha concordato sanzioni in risposta al riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk come entità indipendenti e alla conseguente decisione di inviare truppe russe in tali zone. Il pacchetto concordato comprende: sanzioni nei confronti dei 351 membri del parlamento russo che hanno votato a favore del riconoscimento, sanzioni nei confronti di 27 persone ed entità per le loro azioni contro l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo delle regioni di Donetsk e Luhansk e restrizioni all’accesso della Russia ai servizi e ai mercati finanziari e dei capitali dell’UE.
– AGGIUNTA IN DATA 21 FEBBRAIO 2022 DEI NOMINATIVI DI NUOVE PERSONE ED ENTITÀ ALL’ELENCO DELLE SANZIONI: il Consiglio Europeo ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di altre 5 persone a motivo del loro ruolo nel sostenere attivamente azioni e attuare politiche che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Le persone designate sono membri della Duma di Stato della Federazione russa, eletti il 19 settembre 2021 per rappresentare la penisola di Crimea e la città di Sebastopoli illegalmente annesse, nonché il capo e il vice capo della commissione elettorale di Sebastopoli. Le misure restrittive dell’UE relative all’integrità territoriale dell’Ucraina si applicano attualmente a un totale di 193 persone e 48 entità. Le persone designate sono soggette a congelamento dei beni, compreso il divieto di mettere fondi a loro disposizione, e a un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nell’UE.
– CHIUSURA SPAZIO AEREO ITALIANO AI VOLI RUSSI: come riportato sul sito Viaggiare Sicuri, l’Unione Europea ha disposto la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa, dal 27 febbraio 2022. Ciò comporta cancellazioni di voli e sospensione del traffico aereo tra la Federazione Russa e i Paesi dell’UE, inclusa l’Italia, sin dalla giornata del 27 febbraio. Si raccomanda inoltre ai connazionali italiani presenti nel Paese a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia con i mezzi commerciali tuttora disponibili e di informarsi sui requisiti sanitari per il transito in Paesi esteri su questo sito e sui siti della rete diplomatico-consolare. In questo quadro, si raccomanda inoltre di posticipare tutti i viaggi verso la Federazione Russa.
– RINNOVO IN DATA 13 GENNAIO 2022 DELLE SANZIONI ECONOMICHE ATTUALMENTE IN VIGORE nei confronti della Federazione Russa sul sito del Consiglio Europeo.
– AGGIUNTA IN DATA 11 OTTOBRE 2021 DI ULTERIORI 8 NOMINATIVI ALL’ELENCO DELLE SANZIONI relative all’integrità territoriale. Tra le persone aggiunte all’elenco delle sanzioni dell’UE figurano funzionari delle autorità di contrasto (giudici, pubblici ministeri e agenti di sicurezza) responsabili dell’applicazione del diritto russo in Crimea e a Sebastopoli, illegalmente annesse. Tali persone hanno preso decisioni arbitrarie in casi di matrice politica e hanno perseguito o vessato gli oppositori dell’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli. Le misure restrittive dell’UE relative all’integrità territoriale dell’Ucraina si applicano attualmente a un totale di 185 persone e 48 entità. Le persone designate sono soggette a congelamento dei beni, compreso il divieto di mettere fondi a loro disposizione, e a un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nell’UE.
– INFOGRAFICA DELLE SANZIONI ECONOMICHE ATTUALMENTE IN VIGORE nei confronti della Federazione Russa sul sito del Consiglio Europeo (aggiornata al 25 novembre 2020).
– AGGIUNTA IN DATA 1° OTTOBRE 2020 DI ULTERIORI NOMINATIVI ALLA LISTA DEGLI INDIVIDUI E DEGLI ENTI SOGGETTI A MISURE RESTRITTIVE per azioni che minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Nello specifico sono stati aggiunti i nominativi di 2 individui e di 4 enti, per un totale di 177 individui e 48 enti attualmente sottoposti a sanzioni.
– PROROGA, in data 5 luglio 2018 fino al 31 gennaio 2019, delle sanzioni economiche riguardanti gli scambi con la Russia in settori economici specifici. La proroga è stata decisa a seguito della valutazione dello stato di attuazione degli accordi di Minsk.
Tali misure restrittive:
- limitano l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’UE da parte di talune banche e società russe;
- impongono il divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi;
- stabiliscono il divieto di esportazione dei beni a duplice uso per scopi militari o utilizzatori finali militari in Russia;
- limitano l’accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio.
Per maggiori informazioni: www.consilium.europa.eu/it/policies/sanctions/ukraine-crisis/
– PROROGA, in data 18 giugno 2018 fino al 23 giugno 2019, delle misure restrittive adottate dal Consiglio Europeo in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa. Le misure, che si applicano alle persone dell’UE e alle imprese con sede nell’UE, sono limitate al territorio della Crimea e di Sebastopoli.
Tali misure comprendono:
- il divieto di importazione di beni provenienti dalla Crimea e da Sebastopoli
- restrizioni sugli scambi e gli investimenti relativi a taluni settori economici e progetti infrastrutturali
- il divieto di prestazione di servizi turistici in Crimea o a Sebastopoli
- il divieto di esportazione di taluni beni e tecnologie.
– PROROGA, a marzo 2018 fino al 15 settembre 2018, della decisione del Consiglio Europeo 2014/145/CFSP del 17 marzo 2014 di adottare misure restrittive individuali volte a colpire 155 persone e 38 entità, soggette al congelamento dei beni e al divieto di viaggio in quanto le loro azioni hanno compromesso l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Per maggiori informazioni e per ottenere un elenco delle personalità coinvolte:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/en/TXT/?qid=1521625455688&uri=CELEX:02014D0145-20171121
– PUBBLICAZIONE in data 21 agosto 2017 a cura di ITA (Italian Trade Agency – ICE) di un’ANALISI COMPLESSIVA DELLE MISURE RESTRITTIVE introdotte ad oggi dalla Federazione Russa e sulle sanzioni economiche varate dal Consiglio dell’Unione Europea. I dati statistici presentati sono tratti da Dogane Russe e ISTAT. Riprendendo alcune dichiarazioni rilasciate dal Direttore dell’ufficio ITA di Mosca, Pierpaolo Celeste, in merito allo studio pubblicato: “Nella consultazione delle statistiche deve essere tenuto in considerazione il “danno indiretto” per i prodotti esportati mediante triangolazioni e per le imprese italiane operanti in Russia tanto sul fronte produttivo che distributivo, le quali risultano fortemente penalizzate dall’impossibilità di importare i prodotti colpiti da sanzioni. Questa categoria di effetti, ancorché rilevante, non è tuttavia calcolabile con precisione. Anche per questa ragione, l’Agenzia ICE di Mosca ha ritenuto opportuno descrivere la reazione del mercato, raccogliendo alcuni commenti da parte dei principali importatori russi attivi nei settori interessati da sanzioni e misure restrittive.”
– PROROGA, in data 15 marzo 2017, della decisione PESC 2014/145 del Consiglio (modificata dalla decisione PESC 2017/445) e del regolamento dell’UE 269/2014 (attuato dal regolamento di esecuzione 2017/437 del Consiglio) concernenti misure restrittive individuali verso cittadini della Federazione Russa e dell’Ucraina. Confermando quanto già espresso lo scorso 15 settembre da parte del Comitato dei Rappresentanti Permanenti del Consiglio UE (COREPER), l’Unione Europea intende estendere le sanzioni per altri sei mesi.
Tuttavia, come riferisce l’agenzia di informazione russa TASS, la proroga potrà considerarsi ufficiale dal momento in cui la delibera sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed avrà effetto fino al prossimo 15 settembre. Per maggiori informazioni http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.079.01.0002.01.ITA&toc=OJ:C:2017:079:TOC
– REGOLAMENTO (UE) N. 2016/1328 della Commissione del 29 luglio 2016 secondo il quale l’UE ha introdotto dazi anti-dumping compresi tra il 18,7 e il 36,1% sui fogli di acciaio laminati a freddo prodotti in Russia (utilizzati nella fabbricazione degli autoveicoli). La mossa è stata adottata come contromisura rispetto alla pratica russa di vendere questi prodotti a prezzi ingiustificatamente bassi, secondo la posizione di Bruxelles. La misura è analoga a quella varata dall’UE per difendere le acciaierie europee dalla concorrenza cinese (da un articolo pubblicato sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore in data 31 gennaio 2017). In risposta Mosca, in data 27 gennaio 2017, ha fatto appello all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) contro i dazi imposti dall’Ue definendoli violazioni alle regole del libero commercio. Per maggiori dettagli Vi invitiamo a leggere la nota comparsa sul sito dell’ente.
– PROROGA DELLE SANZIONI ECONOMICHE RIGUARDANTI SPECIFICI SETTORI DELL’ECONOMIA RUSSA effettuata in data 1° luglio 2016 dal Consiglio dell’ Unione Europea con validità fino al 31 gennaio 2017. Per maggiori informazioni http://bit.ly/29n8Na7.
– PROROGA in data 23 giugno 2015 fino al 23 giugno 2016 dell’efficacia delle sanzioni e delle misure restrittive imposte attraverso il REGOLAMENTO (UE) N. 692/2014 in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione Russa. Come sottolinea una nota dello Studio Legale Padovan, le sanzioni comprendono divieti relativi, inter alia, agli investimenti in Crimea o a Sebastopoli e alle esportazioni di determinati beni e tecnologie diretti ad imprese della Crimea o destinati ad essere usati in Crimea nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia e concernenti la prospezione, l’esplorazione e la produzione di petrolio, gas e risorse naturali.
– PROROGA in data 22 giugno 2015 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 833/2014 (e successive modifiche ed integrazioni – vedi REGOLAMENTO (UE) N. 960/2014 DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014 ed il REGOLAMENTO (UE) N. 1290/2014 del 4 dicembre 2014) per altri sei mesi. Le misure restrittive nei confronti della Russia ad oggi in vigore, come sottolinea una nota dello Studio Legale Padovan, resteranno dunque efficaci fino al 31 gennaio 2016.
– REGOLAMENTO (UE) N. 1351/2014 DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 692/2014 concernente misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli.
– REGOLAMENTO (UE) N. 1290/2014 DEL CONSIGLIO del 4 dicembre 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 960/2014, che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive UE nei confronti della Russia. Vi invitiamo in merito a leggere l’interessante commento dello Studio Legale Padovan.
– REGOLAMENTO (UE) N. 961/2014 DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014 che attua il regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
– REGOLAMENTO (UE) N. 960/2014 DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive in considerazione di azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.
– DECISIONE 2014/659/PESC DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014 che modifica la decisione 2014/512/PESC concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.
– DECISIONE 2014/658/PESC DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014 che modifica la decisione 2014/145/PESC concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
– REGOLAMENTO (UE) N. 833/2014 DEL CONSIGLIO del 31 luglio 2014 concernente le misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina con allegati in lingua italiana;
– DECISIONE 2014/512/PESC DEL CONSIGLIO del 31 luglio 2014 concernente le misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina in lingua italiana.
Note:
*Per maggiori informazioni relative ai beni dual use, Vi invitiamo a leggere la nota dello Studio Legale Padovan
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